Se delegare ai dipendenti in gelateria ti sembra impossibile, questo articolo è per te
Alzi la mano chi, tra gelatieri e titolari di piccole attività al pubblico in genere, riesce a delegare con serenità il lavoro operativo ai propri dipendenti, riuscendo così a ritagliarsi il tempo necessario per gestire al meglio tutto il resto (inclusa la propria vita privata).
Questo è, senza dubbio, il problema più sentito tra i tanti clienti con cui lavoro ogni giorno. Ma per fortuna è un problema che ha una soluzione.
Ogni giorno, nel mio lavoro di business coach e consulente, leggo o ascolto tanti tuoi colleghi e noto quanto sia scottante il tema di delegare i dipendenti in gelateria.
Certo, trovarne di bravi e affidabili non è facile. Così, dopo magari qualche brutta esperienza, il gelatiere pensa che tutto sommato per lui è meglio farne a meno.
A questo punto il copione è sempre lo stesso: il titolare lavora 15 o anche 18 ore nella propria gelateria, sacrificando il proprio riposo, la propria vita privata, la propria serenità e talvolta anche la salute. A fine anno, poi, si ritrova con pochi spiccioli che non compensano assolutamente la fatica e il pessimo stile di vita al quale ci si è sottoposti.
Semplicemente, a un problema reale (è verissimo che è difficile trovare dipendenti affidabili e gestirli!) è stata data una risposta completamente errata.
Magari il duro lavoro in autonomia funzionava per i nostri genitori, o per chi aveva attività negli anni ’80 o ’90, ma adesso da solo non paga più: anzi, è la ricetta per continuare ad arrancare.
L’importanza della delega
Si potrebbe discutere molto del perché, oggi, sia praticamente impossibile fare tutto da soli e fare a meno dei dipendenti. Riassumendo, possiamo dire chei il mercato è più complesso, molto più competitivo, e le attività vanno gestite con molta più attenzione.
Ci sono necessità diverse: non è più possibile concentrarsi solo sull’operatività, ma occorre dedicare il tempo anche agli aspetti di organizzazione, gestione dei fornitori, promozione. Anche solo 50 anni fa, queste cose potevano essere ignorate o quasi perché i margini erano molto più alti e i concorrenti molti meno.
Oggi se vuoi che la tua gelateria funzioni devi fare l’imprenditore, non il banconista o il gelatiere h24. Se non fai tu l’imprenditore, nessuno potrà farlo al posto tuo.
Il ruolo del banconista, invece, quello può e anzi deve essere delegato, per lasciarti mano libera di occuparti di tutto il resto.
Se questa delega non dà i risultati sperati, sei di fronte a un problema da risolvere con urgenza.
Sai formare i tuoi dipendenti? Questo approfondimento potrebbe aiutarti, lo trovi qui.
Ho notato spesso che ci sono tre frasi ricorrenti, tre convinzioni errate che hanno moltissimi tuoi colleghi, e probabilmente anche tu, e che sono la spia della necessità di cambiare passo. Facciamo quindi un piccolo test: se ti riconosci in una di queste tre frasi, è il momento di cambiare.
Le 3 convinzioni malsane che bloccano la delega
Vediamo quindi quali sono queste tre frasi, queste tre frasi-spia.
Soprattutto, vediamo cosa potresti fare per uscire dalla trappola mentale del “devo fare tutto io”.
1. “Se le cose le faccio io fila tutto liscio, se le delego non mi accontentano”
Beh, sicuramente è così. Queste queste attività tu le esegui da anni, con passione e dedizione, soprattutto con il cervello acceso. Sarebbe deludente se un ragazzo con esperienza limitata le svolgesse meglio di te, giusto?
Ma se questo semplice dato di fatto diventa una scusa per essere sempre deluso, o per fare tutto tu, allora questa convinzione si trasforma in una sorta di catena che ti terrà inchiodato alle mansioni operative, sottraendo energie al lavoro di imprenditore.
Cosa dovresti fare allora?
Controllare e organizzare. Se tuoi dipendenti non eseguono correttamente il task assegnato, non puoi pensare che la situazione migliorerà semplicemente alzando la voce o tenendo sempre pronta la frusta.
Forse è questione di spiegare meglio, o di stabilire una procedura operativa precisa; di introdurre una fase di controllo, o magari di intervenire in altro modo ancora… ma devi lavorare sulla soluzione, non accettare il problema supinamente.
Ovviamente non diventerà tutto perfetto. È chiaro che tu continuerai a essere quello più bravo, per i motivi già detti, ma il tuo obiettivo non può essere quello di avere dipendenti perfetti.
Il tuo obiettivo è portarli a svolgere quella mansione sufficientemente bene da potersene occupare in autonomia, mentre tu ti concentri su altro.
Poi, con il tempo, chissà… via via che guadagnano esperienza, potrebbero davvero stupirti!
2. “Se non vedono me, i clienti sono più diffidenti perché solo io fornisco informazioni esaustive sui prodotti”
Anche qui, non dubito sia vero. E anche qui, più che prenderlo come un dato di fatto e una sorta di condanna è utile, piuttosto, farsi qualche domanda sul perché questo avviene. Così potrai correre ai ripari.
Se i clienti vogliono te probabilmente è perché sei l’unico, o l’unica, a conoscenza di tutte le argomentazioni che rispondono ai loro dubbi e alle loro incertezze, rassicurandoli.
Probabilmente non è solo una questione di avere informazioni più complete sul prodotto, ma anche di occhio: con l’esperienza che hai maturato, tu capisci subito che una mamma con un bimbo piccolo vuole sentirsi garantire che gli ingredienti sono sani e freschi, mentre chi acquista una vaschetta da portare a una cena probabilmente è più preoccupato di fare bella figura…
Chi lavora da poco nel settore potrebbe non essere in grado di decodificare subito qual è la preoccupazione reale che si nasconde dietro a una domanda banale; è normale.
Cosa dovresti fare allora?
Ovviamente non puoi far crescere un business contando solo sulla tua presenza. Dovrai invece preoccuparti di trasferire con un metodo preciso le informazioni necessarie a collaboratori adeguati e assicurarti che anche loro siano sempre pronti a farsi avanti con un sorriso e la parola giusta al momento giusto.
3. “Se manco io fisicamente in gelateria, ognuno fa di testa sua”.
Anche in questo caso, più che inveire sui dipendenti non adeguati, è piuttosto il caso di interrogarsi sull’organizzazione generale della tua gelateria.
Evidentemente, quando non ci sei tu non esistono procedure prestabilite (o, se esistenti, non sono adeguate, o magari la loro importanza non è stata adeguatamente trasmessa…). Quindi sì: i tuoi dipendenti improvvisano. Con gli ovvi scarsi risultati che ci si possono attendere da una serie di azioni improvvisate.
Cosa dovresti fare allora?
Semplicemente passare 18 ore al giorno in negozio per dire a tutti, in ogni momento, cosa fare. Ovviamente scherzo, sarebbe folle (ma quante ne vedo, purtroppo, di tali follie…).
Il mio consiglio è di mettere mano seriamente all’organizzazione della tua attività, creando procedure esatte che prescrivono cosa fare in risposta all’evento A, all’evento B e via dicendo.
Con la conoscenza che hai della tua gelateria e del tuo business, sono sicuro che puoi prevedere almeno il 99% degli “imprevisti” che si incontrano in un mese di lavoro.
I margini di improvvisazione per i dipendenti inesperti, così, crollano drasticamente. Loro potranno muoversi meglio, con maggiore sicurezza, e tu potrai stare tranquillo/a.
È il momento di cambiare!
Quello che abbiamo elencato in questo articolo non è niente di più che la base di un lavoro organizzato, che comprende un processo di delega ben gestito.
Se vuoi che il tuo personale migliori, per prima cosa devi rivedere il modo in cui tu organizzi il loro lavoro e come fai loro formazione. Se non ami le brutte sorprese, li devi mettere in grado di fare ciò che ti serve nel modo in cui vuoi che sia fatto, senza margini di ambiguità.
È proprio per aiutare i gelatieri a gestire questa parte così essenziale della propria attività che ho sviluppato realizzato un webinar gratuito dal titolo “Crea la tua squadra vincente”.
E’ un approfondimento specifico pensato per gli imprenditori gelatieri che vogliono creare una squadra affidabile e vincente per far crescere la propria attività.
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